Si spengono i riflettori sui saloni milanesi dedicati alle collezioni femminili per la prossima stagione invernale. I tre player in gioco, White, Super e Mipap-Milano prêt-à-porter, si sono detti soddisfatti dei risultati ottenuti, con compratori stabili, ma dati incoraggianti delle presenze estere. Super, la nuova kermesse organizzata da Pitti Immagine e Fiera Milano con il contributo del Comune di Milano e di CityLife, ha portato al Palazzo delle Scintille, il Padiglione 3 di Piazza VI Febbraio, 240 espositori (il 60% di accessori) e quasi 5mila buyer di cui oltre il 20% provenienti dall’estero. “Super è partito molto bene – dicono Raffaello Napoleone ed Enrico Pazzali, AD rispettivamente di Pitti Immagine e Fiera Milano –, i risultati sono perfino superiori alle aspettative. Ed è solo l’inizio, a settembre faremo ancora di più”.
Sulla sponda di via Tortona, dove è andato in scena White Milano, sono stati oltre 15mila i visitatori accorsi alla fiera organizzata da Massimiliano Bizzi, in linea con i risultati di febbraio 2012. Questa edizione del salone ha visto un ampliamento della superficie espositiva a oltre 11mila mq dopo l’accorpamento con i due piani dell’hotel Nhow e un incremento del 20% degli espositori, saliti a 417 marchi con 189 nuovi ingressi. “Il nostro grande lavoro di scouting ha dato ancora una volta i suoi frutti – dichiara Bizzi -, sono soddisfatto per i risultati ottenuti dal salone in tutti e tre i suoi punti nevralgici, e del dialogo che si è aperto con le istituzioni, fiducioso che da questo confronto possa nascere qualcosa di positivo per la città di Milano”.
Infine Mipap, il salone di Fiera Milano che ha traslocato negli spazi di Gattamelata per favorire gli operatori grazie alla vicinanza a Super, ha accolto 7mila addetti ai lavori, un risultato sostanzialmente stabile rispetto all’edizione 2012. I compratori sono stati oltre 3mila, di cui circa mille dall’estero con in testa ancora i Paesi dell’Europa dell’Est come Ucraina, Ungheria e Russia. Buone le presenza da Nord Europa, Austria, Spagna e Svizzera mentre si confermano deboli quelle da Francia, Germania e Usa.