Colta e femminile, seguendo l’eleganza internazionale della modella Lauren Hutton, è la donna di Gianfranco Ferrè, che sfila al Palazzo della Permanente, per la prima volta dopo molti anni trascorsi nella storica sede di via Pontaccio. Attualmente il duo creativo alla guida della griffe, composto da Federico Piaggi e Stefano Citron, si è spostato in una sede temporanea in zona Moscova, mentre lo showroom è a Palazzo Albini. Ma la speranza di tornare nella storica sede è sempre accesa: stanno proseguendo, infatti, le trattative tra la nuova proprietà, Paris Group, e la famiglia Ferrè per mantenere gli uffici in via Pontaccio, ricomprando il palazzo. Se la trattativa non dovesse andare a buon fine, Paris Group ha studiato un’alternativa spostando tutto in un palazzo di via Manzoni. In ogni caso, la nuova sede dovrebbe avere boutique, archivio, bar, spa, raggruppando tutto il mondo Ferrè. Immaginando questo futuro, il duo creativo, alla quarta collezione per il marchio, ha pensato a una donna internazionale, una donna che ”riscopre la sua femminilità – dicono Citron e Piaggi nel backstage – che mantiene il gusto per la composizione architettonica, caratteristico della maison. Ha un’attitude piu’ naturale e ama segnare il punto vita con cinture che sembrano obi (cinture per kimono, ndr)”, quasi una citazione dello stile dell’architetto fondatore. In collezione ci sono colletti esasperati, top con maxi-tagli che lasciano addirittura intravedere il seno, camicie con le maniche kimono e tante zip, usate come elemento gioiello al posto dei bottoni. Anche qui c’e’ contaminazione tra il maschile e il femminile, con giacche extra-large dai maxi revers. Poi, gli accessori: collane e bracciali tribali, un ”etnico di lusso”, come lo descrive il duo creativo. Un gusto che, secondo Citron “piace molto ai nuovi consumatori di Russia e Middle East”. Quattro le tonalità attorno a cui ruota tutto: nero, bianco, carne e blu.