Perdita netta di 42,6 milioni di euro per Puma nel quarto trimestre 2012, causata dalle difficili condizioni del mercato, soprattutto europeo, e dal programma di riorganizzazione del gruppo tedesco. Le vendite del trimestre, invece, grazie alle buone performance di Asia e Nord America, si sono consolidate segnando un incremento dell’11,7% a 804,7 milioni di euro. Il marchio ha, infatti, registrato una crescita di tutti i segmenti di prodotti.
Le Americhe e l’Asia-Pacifico sono le regioni cresciute a doppia cifra in tutte le categorie: accessori (+20,7%), abbigliamento (+11,2%) e calzature (+3,6%).
Colpita dal programma di ristrutturazione, gli utili netti dell’azienda tedesca sono crollati del 69,5% a 70,2 milioni di euro.
Le vendite dell’intero anno si sono attestate a 3,27 miliardi di euro (+8,7%).
Per il 2013 Puma prevede vendite in linea con il 2012 ma un aumento significativo dell’utile.
Il piano di riduzione dei costi proseguirà nel 2013 e porterà alla chiusura di 90 negozi, soprattutto nei mercati consolidati, ma ne saranno inaugurati di nuovi nei mercati emergenti. Entro la fine dell’anno i negozi Puma saranno 540, mentre a fine 2012 erano 590.