“Dite a Carlos Ghosn che voglio vendere una delle macchine elettriche Renault nei negozi Uniqlo in Giappone“: Tadashi Yanai, CEO della popolare marca nipponica di abbigliamento, si è espresso così affermando che è da mesi che ha questa idea in testa, da quando è stato a Parigi e ne ha provata una. Yanai, che in quattro decadi ha trasformato un unico negozio familiare di provincia in catena nazionale e ora punta a farne un gigante mondiale, ritiene che una simile collaborazione “sarà benefica tanto per Renault in Giappone quanto per Uniqlo”. Uniqlo ha una forte presenza in Giappone e dispone di una rete di circa 850 punti vendita: chiaramente non sarebbero tutti in grado di avere lo spazio necessario a ospitare una macchina in vetrina, che sia piccola come la Twizzy o che si tratti della Zoe, due dei modelli elettrici della casa automobilistica francese. Eppure, per Renault le insegne Uniqlo potrebbero essere foriere di una grande pubblicità.
Questa notizia non pare così strana se si pensa che Uniqlo, nel frattempo, ha rivoluzionato il proprio modello commerciale creando un nuovo tipo di negozio, Bicqlo (una crasi tra Bic Camera, una catena di elettronica ed elettrodomestici, e Uniqlo), in un grande store a Shinjuku, un quartiere di Tokyo, dove la clientela può trovare tutto ciò di cui necessita per la vita quotidiana, ad eccezione del cibo.