Per Iris Shoes non esiste crisi. L’azienda specializzata in calzature che da qualche mese ha sede a Fossò, in provincia di Venezia, risponde con gli investimenti alla spietata concorrenza cinese nel comparto calzaturiero della Riviera del Brenta. 180 dipendenti tra vecchi e nuovi, un fatturato di oltre 50 milioni di euro che punta ad arrivare, nel 2015, a oltre 90 e un investimento di oltre 15 milioni di euro per la nuova struttura di 12 mila metri quadrati calpestabili a Fossò.
Fondata da Giuseppe Baiardo nei primi anni 90 per la produzione delle collezioni di calzature Frizon Maud, nel 1993 comincia a firmare accordi di licenza importanti con marchi come Sonia Rykiel, Emilio Pucci, Marc Jacobs e Alessandro dell’Acqua per la produzione e distribuzione di scarpe da donna, cominciando anche a vestire le dive, Lady Gaga su tutte.
Attualmente, la Iris produce e distribuisce Marc Jacobs, Chloè, John Galliano, Michael Kors e Jil Sander. Nel 2005 è stata acquistata in punto di fallimento dalla Gibò SpA di Firenze controllata dal gruppo giapponese Onward Kashiyama e questo ha contribuito a un forte sviluppo internazionale della società.
A trainare le vendite della Iris Shoes il vecchio Continente (40%), ma anche Stati Uniti e Asia (30%), mentre una piccola percentuale è rappresentata dall’Arabia. Nessuna concorrenza con i cinesi? “Assolutamente no”, ha detto il vice presidente Baiardo a la Nuova di Venezia. “Contro il lusso, la qualità del prodotto e il ‘made in Italy’, i cinesi non potranno mai fare nulla”.