Wal-Mart, colosso internazionale del retail, ha chiuso la collaborazione con il fornitore Tazreen in Bangladesh a seguito della morte di 100 dipendenti nell’incendio in una fabbrica avvenuta il 24 novembre scorso.
“L’azienda Tazreen non è più autorizzata a produrre per noi – ha fatto sapere Kevin Gardner, portavoce di Wal-Mart – poiché, senza la nostra autorizzazione e in violazione alla nostra politica, ha siglato un contratto di subfornitura con un’azienda, la quale lavorava nella fabbrica, priva dei requisiti necessari per svolgere l’attività”.
Lo stabilimento tessile in cui è avvenuta la tragedia, di proprietà della Tazreen Fashion Ltd., non ha uscite di emergenza e molti lavoratori sono bruciati vivi nel rogo scaturito all’interno della struttura. “Alcuni dipendenti – hanno fatto sapere i vigili del fuoco locali – per sfuggire alle fiamme si sono lanciati dall’ottavo piano”.
L’Alta Corte del Bangladesh ha aperto un incidente probatorio in merito all’accaduto e intende individuare una serie di normative per mettere in sicurezza questi edifici e scongiurare il ripetersi di tragedie come questa. L’incendio dei giorni scorsi è solo l’ultimo incidente, in ordine di tempo, avvenuto nel Paese, per un totale di 700 decessi dal 2005.
Il tessile in Bangladesh rappresenta più del 10% del Pil e circa l’80% dell’export nazionale, soprattutto verso Stati Uniti ed Europa.