Luxottica, il gruppo italiano di occhialeria guidato da Andrea Guerra, ha chiuso il terzo trimestre (luglio-settembre) registrando un vero e proprio boom nell’utile netto, attestatosi a 138,6 milioni di euro, in progresso del 30,6% con un ebitda che sale del 24% a 342,1 milioni.
Nei primi nove mesi, la società ha registrato un utile netto rettificato dalle componenti straordinarie di 480,2 milioni (+25,4%) a fronte di un fatturato in aumento dell’8,2% a parità di cambi e pari a 5,45 miliardi. Tra gennaio e settembre, l’utile operativo è invece aumentato del 20,5 a 818 milioni, ma il record più significativo è quello della generazione di cassa, salita nel periodo luglio settembre a quota 270 milioni. “Abbiamo battuto un nuovo record in termini di generazione di cassa – ha commentato Guerra – che ha permesso di ridurre ulteriormente l’indebitamento e rafforzare la nostra base patrimoniale».
Parte del merito va anche al cambio favorevole con il dollaro, che per l’azienda che realizza i suoi bilanci in euro si traduce in maggiori margini anche a parità di fatturato. “Il Nord America è in continua crescita, migliore di quanto potessimo prevedere all’inizio dell’anno – ha precisato Guerra -, anche l’Europa Occidentale è in accelerazione (+9%), con i Paesi mediterranei in recupero. Gli investimenti nei Paesi emergenti continuano a dare i loro frutti”. E in questo scenario Luxottica stima di chiudere l’anno con risultati significativi, supererà quota 7 miliardi di ricavi, e con un ulteriore aumento della redditività. “Siamo convinti che il nostro modello di business e i nostri risultati – ha concluso Guerra – costituiscano un’ottima base per affrontare al meglio la fine del 2012 e per cogliere tutte le opportunità future”.
Inoltre, l’AD di Luxottica ha dichiarato all’agenzia Bloomberg che, su invito delle banche, la società ha esaminato il dossier Salmoiraghi & Viganò, 502 punti vendita che nel 2011 hanno generato un fatturato consolidato di 182 milioni; in mattinata invece, il presidente Leonardo Del Vecchio aveva smentito un interesse per la catena dell’occhialeria, dichiarando di aver appreso la notizia dai giornali.