L’azienda di cappe fabrianese Faber ha investito a Pune, in India, 10 milioni di euro per realizzare un nuovo stabilimento, inaugurato lo scorso 23 ottobre, da 12mila mq che produrrà cappe aspiranti da cucina sia a marchio proprio sia per conto terzi, come fornitore per le aziende dell’area asiatica.
Lo stabilimento del marchio, di proprietà della capogruppo svizzera Franke dal 2005, servirà tutto il Sud-Est asiatico esclusa la Cina partendo subito con 200 dipendenti e un volume annuo di 200mila pezzi. L’obiettivo nel trienno, però, è di arrivare a produrre 500mila cappe.
Questo progetto dimostra l’intenzione della holding svizzera di crescere all’estero: dopo l’India, dove il brand è già consolidato con una quota di mercato del 35%, la prossima tappa sarà la Cina, dove sbarcherà entro 2 anni attraverso una partnership produttiva. Inoltre, è già prevista l’apertura di un secondo sito produttivo in Sudamerica, che si affiancherà a quello argentino.
“L’obiettivo è essere sempre più vicini ai mercati, sia con i prodotti che con le organizzazioni di vendita”, afferma Riccardo Remedi, commercial director del gruppo. “Allo stesso modo stiamo investendo in Argentina per potenziare lo stabilimento che fa parte del gruppo già dagli anni 90, e dedichiamo un’attenzione particolare a tutto il territorio latino-americano. Fermo restando che l’Italia rimane il centro di eccellenza delle cappe per il Gruppo, nei prossimi due anni vorremmo anche definire la nostra posizione sul territorio cinese, dove esistono tante nuove opportunità per i nostri prodotti”.
L’export è, dunque, molto importante per Faber, rappresenta infatti il 90% del fatturato totale che quest’anno risulta in crescita del 2% rispetto ai 220 milioni del 2011, ma non mancano gli investimenti in Italia. Nel marzo scorso, Faber ha avviato un piano di investimenti per il biennio 2012-13 pari a 7 milioni di euro, per potenziare la sede marchigiana di Sassoferrato.