Si è tenuto nei giorni scorsi l’evento Sonic America, una mostra fotografica firmata dal grande fotografo musicale rock Guido Harari che ha esposto ritratti dei miti della musica USA. La monografica è stata l’occasione per conoscere, oltre al talento creativo di Harari, una realtà californiana di arredamento eco-sostenibile molto particolare.
Si chiama Environment e il suo showroom è stata scelto da Harari come ambientazione per le sue opere. I pezzi di design del brand californiano sono prodotti principalmente con 2 materiali, entrambi rigorosamente riciclati: il legno peroba brasiliano, recuperato dalle fabbriche demolite e dai fienili, che compone il 70% delle collezioni del brand, e le tende americane militari vintage utilizzate dagli anni 50 agli anni 70 per gli imbottiti in cotone. Queste tende in tela, particolarmente morbida, furono prodotte su telai del 1800 originariamente usati per produrre vele per imbarcazioni. Telai che poi furono confiscati dall’esercito americano per la produzione delle tende militari dagli anni 50 ai 70. “Per fortuna esistono ingenti scorte sia di Peroba che di tende militari americane”, spiega Giovanni Gallizio a Pambianconews, amministratore delegato e socio con Davide Berruto in Environment. “In ogni caso, per poter riprodurre lo stesso tessuto in maniera fedele abbiamo già contattato una piccola azienda americana che utilizza ancora oggi i telai dell’Ottocento con i quali si riescono a ricreare le stesse caratteristiche ma con tessuti nuovi, sempre in cotone organico”.
“Environment – ha spiegato l’imprenditore – si fonda su 3 principi enjoy (creare un design piacevole con un tocco lifestyle), share (condividere conoscenza e risorse) e preserve (attenzione all’ambiente e al pianeta)”.
I mercati principali dell’azienda sono gli Stati Uniti, il Canada e il Messico che rappresentano insieme l’85% del fatturato. Il resto proviene da Inghilterra, dove è fornitrice del department store Liberty, Italia, Grecia, Turchia e Hong Kong. “Ci riforniamo di materie prime in Brasile e negli Stati Uniti – prosegue Gallizio – e dopo una prima selezione inviamo tramite container il tutto in Indonesia, dove si trovano i nostri stabilimenti per la lavorazione. Infine, esportiamo. Il nostro showroom milanese, inaugurato l’anno scorso, fa da punto di riferimento per le vendite fuori dal Nord America”.
La distribuzione di Environment segue 3 tipologie: tramite gli showroom diretti; all’ingrosso a diversi departmente store e negozi; con private label, in quest’ultimo caso l’azienda fornisce disegni in esclusiva per grosse catene di negozi. “L’intenzione – conclude Gallizio – è crescere con i nostri punti vendita in America, dove attualmente abbiamo 4 showroom tra New York, Atlanta, Los Angeles e Newport Beach e stiamo pensando di aprirne di nuovi a Toronto, San Francisco e Washington entro i prossimi 12 mesi. In Europa puntiamo al consolidamento della distribuzione all’ingrosso, per avere una base solida su cui, a lungo termine, costruire showroom”.
“Il fatturato dell’azienda – spiega l’imprenditore – dopo aver toccato i massimi livelli nel 2008 con 15 milioni di dollari ha subìto un rallentamento a seguito della crisi dei mercati, che ha portato nel 2010 il fatturato a 11 milioni. Prevediamo di tornare ai livelli pre-crisi con 15 milioni di dollari entro la fine del2013”.