La 13esima edizione di Milano Unica si è aperta ieri all’insegna di un moderato ottimismo del settore tessile e di due novità, l’addio di Pier Luigi Loro Piana dalla presidenza della manifestazione e il debutto, nel 2012, del progetto Cina. Tornando ai dati congiunturali, il comparto ha chiuso il primo semestre con una crescita del fatturato del 3,2% secondo le stime elaborate dal Centro studi di Sistema Moda Italia. E, nonostante la complessa situazione macroeconomica e le turbolenze finanziarie, anche la seconda metà dell’anno non dovrebbe segnare sorprese negative permettendo così al comparto di archiviare il 2011 in area positiva, seppur con velocità inferiori.
Segnali positivi arrivano anche dal numero degli espositori, che in questa edizione ha raggiunto quota 483 registrando una crescita dell’11% (rispetto all’edizione di settembre 2010) e dal ritorno di una cinquantina di espositori pratesi, provenienti cioè da quel distretto che si era allontanato in massa due anni fa per partecipare a Prima Moda Tessuto. L’apertura di Milano Unica è stata anche l’occasione per presentare il cambio di testimone alla guida della manifestazione. Dopo un trennio alla presidenza della kermesse, Pier Luigi Loro Piana ha annunciato il passaggio di consegne a Silvio Albini, presidente di Shirt Avenue e AD del Gruppo Albini.
Il nuovo presidente avrà davanti una sfida importante, sulla quale il board di Milano Unica è al lavoro da più di un anno: internazionalizzare la fiera portandola all’estero. Il primo passo sarà la Cina dove Milano Unica approderà il prossimo anno con due appuntamenti, prima a Pechino (a marzo) e poi in ottobre a Shangai. Una scelta obbligata anche perché già ora le vendite dei tessuti nei principali mercato extra-europei, l’export verso Hong Kong cresce del 12% e quello verso la Cina del 32,4%. Sommando i due dati l’area della Greater China già risulta il secondo mercato di sbocco della tessitura italiana.