Corre a due cifre la redditività di Tod's. La maison di Diego Della Valle, cui fanno capo anche i marchi Fay, Hogan e Roger Vivier, sfida il super-euro e chiude i primi nove mesi del 2007 con un utile di 57,8 milioni, in crescita del 10,2%. Se già il giro d'affari del primo semestre indicava un 2007 in netto progresso (+15,7% a 316,4 milioni), il terzo trimestre ha confermato il trend: il fatturato è salito del 14,1% a cambi costanti, toccando quota 500 milioni.
La crescita si è trasmessa anche nella parte bassa del bilancio: il margine operativo lordo è passato da 107,4 a 113,6 milioni (+5,8%) mentre l'utile operativo è incrementato a 95,7 milioni. A Piazza Affari i numeri hanno galvanizzato il titolo, salito del 2,6% a 54,1 euro (ma il saldo degli ultimi sei mesi è negativo del 19,2%).
Nonostante l'euro forte che penalizza l'export di tutte le aziende del fashion, il gruppo marchigiano ha retto bene alla tempesta valutaria che indebolisce il dollaro, grazie anche alla forza del gruppo in Italia: a fine settembre il nostro Paese (252 milioni) valeva la metà di tutto il giro d'affari dei primi nove mesi del 2007 ed era quello con il tasso di crescita più alto (+18,8%). Dopo l'Italia è l'Europa il mercato più importante con 128,9 milioni (26% del totale) e un tasso di crescita del 10,4%, seguita dall'Asia che vale 71,6 milioni.
E proprio sulla questione dell'euro forte due giorni fa Della Valle ha notato che «non aiuta nel senso che se devi esportare non ti aiuta, ma sedevi investire nell'area del dollaro ti aiuta, quindi non è sempre detto che sia un problema». Per Tod's, l'attuale cambio euro-dollaro non aiuta, «ma non sono neanche situazioni drammatiche, anzi credo che servano solo a rendere le aziende un po' più toniche e competitive».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 14/11/07 a cura di Pambianconews