Alla Nero Giardini non vanno all'estero. Potrebbe essere questa la parola d'ordine della Bag, l'azienda di Monte San Pietrangeli (in provincia di Ascoli Piceno) che è titolare del marchio NeroGiardini. La strategia commerciale della Nero Giardini dalla sua nascita ha avuto un imperativo preciso: basarsi su una produzione al 100% made in Italy.
In netta controtendenza rispetto alle scelte della maggior parte dei competitor, che hanno delocalizzato la produzione nei paesi a più basso costo, NeroGiardini ha saputo affermare la propria missione di sostenitore della cultura calzaturiera italiana, senza rinunciare ai grossi volumi produttivi e a fatturati in costante crescita.
Lo testimonia il fatturato 2006 pari a 112 milioni di euro, con un incremento del 70% rispetto al 2005. La previsione per il 2007 punta ad un aumento di circa il 45% con 180 milioni di euro, mentre per il 2008 si prevede di raggiungere l'obiettivo posto inizialmente per il 2010, ovvero 260 milioni di euro.
«La scelta di rimanere in Italia ha diverse motivazioni spiega Enrico Bracalente (nella foto), amministratore unico di Bag spa, tra le principali c'è sicuramente quella del rispetto e della riconoscenza peri miei dipendenti, per chi con i suoi sforzi ha portato la mia azienda fin qui, con numeri e fatturati che nessuno avrebbe mai immaginato. Era giusto rimanere qui, nel distretto marchigiano per garantire ai miei dipendenti la stessa qualità della vita».
E la delocalizzazione, i costi della manodopera italiana, l'esigenza di andare in altri merci per stare più vicini alla clientela? «Argomenti che non mi hanno mai convinto, risponde sicuro Bracalente. La differenza a certi livelli la fanno le risorse umane: motivate, competenti e convinte della filosofia aziendale. è per questo che noi assumiamo qualcuno quando non ne abbiamo bisogno, per dare il tempo di crescere, imparare ed entrare in sintonia con l'azienda».
La politica fortemente «italiana» non preclude però l'interesse per i mercati esteri. «Al contrario. Il nostro è stato un percorso progressivo: per creare un marchio importante nella calzature bisognava partire da un mercato forte (l'Italia) per diventare un marchio europeo bisogna scommettere sui paesi che fanno la differenza: Benelux, Spagna, Germania e Inghilterra».
Estratto da CorrierEconomia del 15/10/07 a cura di Pambianconews