L'intesa che aveva sancito il cambio di leadership all'interno della Miroglio era arrivata un anno fa, al termine di un lungo e serrato confronto tra i due rami familiari che controllano il gruppo nato tessile e che sempre più cresce nell'abbigliamento. Ora, a un anno di distanza da quell'accordo, si iniziano a tirare le prime conclusioni e a valutare se non siano necessari passi in più. Ed eventualmente quali potrebbero essere, considerando che il gruppo è nelle mani dei figli di Carlo e Franco Miroglio, 50% ciascun raggruppamento; un equilibrio che la storia delle famiglie imprenditoriali ha insegnato che nel tempo può essere difficile mantenere. Mentre i figli di Carlo sono ancora riuniti in un'unica società, i tre figli di Franco sono invece oggi direttamente proprietari delle quote. Ed è tra di loro che si registrano più spesso opinioni divergenti.
Se la riflessione a livello di azionariato appare ancora agli inizi, e non si sa al momento in che direzione potrà portare, alla fine del mese dovrebbero invece uscire indicazioni più precise sulle strategie che il gruppo intende perseguire, confermando il focus sull'abbigliamento e su una sua espansione internazionale: una riunione del consiglio di amministrazione è in calendario per la penultima settimana di ottobre per affrontare il piano messo a punto insieme a Bain.
Per la società albese è stato un anno rilevante. Lo sottolineano gli stessi amministratori nella relazione al bilancio: «Il 2006, scrivono, ha visto realizzarsi un profondo cambiamento nella struttura di governo del gruppo Miroglio, con l'obiettivo di definire un sistema che possa adeguatamente affrontare le nuove sfide degli anni futuri». Si è deciso, dicono, di «concentrare le funzione di indirizzo strategico e organizzativo e di controllo nel consiglio di amministrazione, in cui sono state inserite figure indipendenti con un provato curriculum professionale», che possano contribuire con la loro esperienza allo sviluppo di una strategia basata sulla performance e sulla crescita.
Un passo per volta in questi mesi c'è stato, tra Edoardo e Giuseppe (nella foto), i due cugini che rappresentano la nuova generazione Miroglio, il passaggio di consegne. Così, la conduzione a due oggi non c'è più: l'azienda è guidata dal solo Giuseppe, unico amministratore delegato, cui fanno riferimento i tre direttori generali, Roberto Ronchi per l'abbigliamento, Antonio Ferrante per il tessile, Paolo Mazzitelli per la finanza e il controllo.
Edoardo, che fino a un anno fa aveva la leadership della società, resta azionista importante del gruppo (ha il 22,97%) e membro del consiglio di amministrazione ma è sempre più imprenditore in proprio dopo la sua scelta di rilevare le attività bulgare di Miroglio, un centinaio circa di milioni di euro di giro d'affari con la produzione e la commercializzazione di tessuti e filati di lana.
Estratto da CorrierEconomia del 8/10/07 a cura di Pambianconews