Proprio mentre la Vda, l'Associazione dell'industria automobilistica tedesca, preannunciava per il 2007 un nuovo record di produzione ed export, usciva nelle librerie della Germania un libro di Helmut Becker, ex economista della Bmw e dal 1989 direttore dell'Istituto di analisi economica e di comunicazione (Iwk) di Monaco. «Ausgebremst» (che si potrebbe tradurre con «La frenata») sostiene la tesi che l'industria tedesca dell'auto, settore chiave che vale il 20% della produzione industriale e un settimo dell'occupazione totali, darebbe sintomi di debolezza. E prevede che nei prossimi decenni, nonostante la situazione attuale ampiamente positiva, le auto “made in Germany” non avranno vita facile.
La colpa è anche dei costi di produzione eccessivi, che renderanno inevitabili ulteriori delocalizzazioni produttive, riducendo il peso della Germania come Paese costruttore di auto. Becker sostiene anche che le sfide future andranno combattute con auto di qualità, ma anche a buon mercato e rispettose delle sempre più severe norme ecologiche.
Se il futuro non è sgombro di nubi, i bilanci tedeschi non potrebbero essere migliori. La Vda ipotizza un nuovo record di produzione soprattutto per merito dell'export, destinato a raggiungere per la prima volta la soglia dei 4,2 milioni di auto. Un risultato storico, capace di compensare abbondantemente le amarezze di un mercato interno che ha visto le marche nazionali perdere nel primo semestre l'8% delle immatricolazioni. A livello mondiale, comunque, i tedeschi aumenteranno la produzione del 4% a 10,6 milioni di unità.
Nei primi sette mesi del 2007 il gruppo Volkswagen ha venduto circa 3,6 milioni di automobili, in crescita dell'8% rispetto allo scorso anno. L'obiettivo di superare per la prima volta i sei milioni di auto vendute è alla portata del gruppo guidato da Martin Winterkorn. Tutti i principali mercati di Wolfsburg sono in forte crescita, a eccezione di quello Usa e di quello interno, penalizzato dall'aumento dell'Iva e dalle incertezze riguardanti i prossimi cambiamenti nella politica fiscale tedesca riguardante l'automobile.
è probabile che Volkswagen il prossimo anno divenga il primo gruppo tedesco dell'auto per fatturato, superandola Daimler depauperata sotto questo aspetto dalla cessione della Chrysler. Gli analisti finanziari prevedono per il 2008 un fatturato di 109 miliardi di euro per Daimler e di 112 per Vw.
In luglio hanno accelerato anche le vendite del gruppo Bmw, con un incremento (20%) superiore a quello dei diretti concorrenti Audi e Mercedes. Nella somma dei sette mesi le vendite del gruppo risultano aumentate invece del 6,5% a 853.202 unità, di cui 726mila marcate Bmw.
Stando alle previsioni della stampa specializzata, gli utili della Porsche nell'esercizio chiuso a fine luglio ammonterebbero a oltre tre miliardi di euro, solo per un terzo imputabili alla vendita delle auto, mentre il resto va ascritto al buon andamento delle quotazioni Volkswagen, di cui Porsche detiene il 31% del capitale (ma potrebbe presto arrivare al 49,9). Il fatturato si aggira invece sui sette miliardi di euro.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 18/09/07 a cura di Pambianconews