è uno dei maggiori gruppi italiani sulla scena nautica, leader nella costruzione di megayacht in acciaio e in materiali compositi. La grande novità della seconda parte di quest'anno, è che ha cambiato nome e già dal Festival della Plaisance di Cannes si presenterà come Gruppo Baglietto. Precedentemente Camuzzi Nautica, il gruppo controlla i cantieri Baglietto e Cantieri di Pisa, oltre che la facility tunisina W Magic, e al timone ci sono due amici di vecchia data. Fabrizio Garilli, presidente della Camuzziholding, a cui si devono nascita, sviluppo e successo della holding italiana in Argentina e Ruggeromassimo Jannuzzelli, vicepresidente del Gruppo Baglietto, a cui si deve la strategia di diversificazione con il nuovo posizionamento dell'azienda sul mercato del lusso. I due guidano una holding nata nel 2004 per portare a termine la prima delle acquisizioni, quella di Cantieri Baglietto, che prendeva il nome dalla capofila: Camuzzi, appunto. «Tra i marchi in seno al gruppo, quello trainante è Baglietto. Perciò abbiamo deciso di chiamarci Gruppo Baglietto», dicono Garilli e Jannuzzelli (nella foto).
Quali saranno gli effetti?
Per esempio l'inizio di un processo di fusione per cui il Gruppo non avrà al suo interno le partecipazioni, ma le società detenute: Cantieri Baglietto e Cantieri di Pisa verranno fuse in Gruppo Baglietto,mantenendo però le loro identità. Si distingueranno solo le realtà estere: la società di brokeraggio di Montecarlo che sarà Gruppo Baglietto Montecarlo e la controllata tunisina, Gruppo Baglietto Tunisia.
A proposito di Tunisia e quindi di W Magic. Quali sono le evoluzioni?
Innanzitutto il contratto con Wally per i tender che prosegue senza problemi e inoltre abbiamo avviato la produzione di particolari in carbonio per Baglietto e iniziato a preparare le basi per produrre gli scafi in vetroresina e le unità più piccole di Cantieri di Pisa.
Meglio essere accompagnati da un fondo o dalla Borsa?
I fondi pagano bene, vedi il Gruppo Ferretti, ma anche la Borsa ha inizialmente accolto positivamente certe iniziative, vedi Aicon Yachts… Noi, però, rimaniamo della nostra idea: la Borsa non è facile da gestire, spesso si finisce per pensare troppo all'andamento del titolo e poco alla realtà aziendale. Quando abbiamo acquistato il primo cantiere, in molti hanno detto che Camuzzi “faceva la spesa” per poi entrare in Borsa. Ma da allora sono trascorsi già tre anni, e crediamo che ne passeranno almeno altrettanti prima di accarezzare l'idea.
Quali sono gli obiettivi del Gruppo Baglietto?
Non essere identificati come semplici costruttori di barche, ma, avendo affrontato con la cantieristica la tematica del lusso, distinguerci e guadagnarci il titolo di boutique nautica.
Quali sono i risultati operativi del Gruppo?
Nel 2006 il valore della produzione consolidato sfiora i 125 milioni di euro e l'Ebitda è di 15 milioni con un incremento dell'81%. Una tendenza confermata dal grande risultato del portafoglio ordini che ha toccato quota 440 milioni.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 10/09/07 a cura di Pambianconews