Rimbalzo “francese” per il titolo Bulgari ieri a Piazza Affari, dopo l'interessamento espresso dal colosso Ppr: +1,57010 la chiusura a Piazza affari (a 10,33 euro). Non stupisce che Bulgari sia l'oggetto del desiderio dei cugini transalpini, con i quali è ben viva la competizione nel settore del lusso.
Il Gruppo Bulgari ci è molto invidiato all'estero. In effetti, dalla quotazione avvenuta 12 anni fa, Bulgari di strada ne ha fatta. Almeno a giudicare dai bilanci. La maison nel 1994 fatturava 143,9 milioni e registrava un utile di 13 milioni, ora ha chiuso il 2006 con ricavi per oltre un miliardo e un risultato netto pari a 134,3 milioni. In pratica, in poco più di un decennio Bulgari è arrivata a ottenere un utile quasi pari all'allora giro d'affari.
Nel primo semestre 2007, inoltre, il fatturato della casa è salito del 14,8% (a cambi comparabili) a 487,8 milioni nonostante la debolezza del Giappone, dove le vendite sono calate del 9%.
Ma Bulgari non dorme sugli allori e anche nell'esercizio in corso si propone di crescere dell'8-12% siam termini di profitti, che di vendite. E questo è poco rispetto agli obiettivi ai quali punta l'azienda nei decenni a venire. “Continueremo a investire in modo aggressivo nel segmento degli accessori, spiega l'AD Francesco Trapani (nella foto). Per Bulgari è un business che sta diventando sempre più importante». Verranno quindi lanciate nuove collezioni e inaugurati nuovi spazi”.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 7/09/07 a cura di Pambianconews