La famiglia Bianchi, che da quattro generazioni manda avanti un piccolo impero di moda maschile, ha presentato all'ultima edizione di Pitti Uomo il brand Luigi Bianchi Mantova destinato a mandare in soffitta lo storico brand Lubiam e svecchiare l'immagine del gruppo, sempre più internazionale e smart, come dimostra la campagna dove tutti gli eredi Bianchi hanno deciso di posare, in stile British, per promuovere le collezioni.
«Viviamo una fase di grandi cambiamenti», racconta Edgardo Bianchi, amministratore delegato dell'azienda assieme al fratello Giovanni e al capostipite Giuliano, «Lubiam resta il marchio per cerimonia nella tradizione, ma di nicchia. Il nuovo brand Luigi Bianchi Mantova parte con grandi ambizioni a partire da un budget pubblicitario di 1,5 milioni di euro per ridare smalto e conoscibilità alle nostre produzioni, dal classico allo sportivo».
Forte di una crescita del 35% in soli tre anni e di un fatturato 2006 di 37,5 milioni di euro, l'azienda ha in programma un piano retail continuativo a Oriente e perlustrativo in Italia ed Europa. «Ci consideriamo dettaglianti anche per non ostacolare un business che tocca oggi 700 punti vendita», racconta Bianchi, «ma coltiviamo ambizioni retail soprattutto per l'estero o di rappresentanza in Europa».
In Cina, dove le boutique Lubiam sono già 10, «apriranno», spiega Bianchi, «50 nuovi punti vendita entro i prossimi 5 anni». Diversa la strategia per l'Italia e l'Europa. «Ci stiamo concentrando sulla Russia con SanPietroburgo in testa», spiega il manager, «e sulla Spagna, mercato molto attivo dove ha aperto una boutique a Barcellona in franchising». In Italia la famiglia Bianchi sta invece pensando a un monomarca a Milano «ovviamente nel quadrilatero», spiega l'a.d., «ma appena si troverà lo spazio adatto».
Estratto da ItaliaOggi del 25/07/07 a cura di Pambianconews