C'era stato un solo indizio meno di due mesi fa. E ieri, con il senno di poi, è apparso significativo: sia l'amministratore delegato del gruppo Benetton, Silvano Cassano (nella foto), sia il direttore finanziario Pier Francesco Facchini, avevano deciso di liquidare le proprie stock option per un controvalore superiore ai 13 milioni di euro. Gli stessi due manager, a sorpresa, ieri hanno dato le dimissioni dalle proprie cariche anche se Cassano resterà nel consiglio di amministrazione. Diversi i motivi, ha fatto sapere il gruppo di Ponzano Veneto. Nulla di correlato ci sarebbe insomma tra le due dimissioni: il primo avrebbe lasciato per «divergenze» con la famiglia sulla crescita all'estero; il secondo per «motivi molto personali». In ogni caso, sottolineano, nessun dissidio.
Ma a prevalere sul mercato, in attesa di capire bene cosa sia successo, è stata comunque la paura di un vuoto di potere come emerso anche dalle domande degli analisti. E il titolo a Piazza Affari ha chiuso con un crollo dell'8,14% dopo una brutta seduta, nonostante i conti sostanzialmente positivi comunicati nella stessa giornata di ieri. Tra acquisti e vendite alla fine è passato di mano il 2,5% del capitale. Il punto è che, come ha riconosciuto lo stesso gruppo, difficilmente i due ruoli potranno essere sostituiti prima della prossima primavera. Di sicuro non si riuscirà a selezionare un nuovo amministratore delegato prima di maggio, scadenza naturale del mandato di Cassano. I poteri, nel frattempo, resteranno all'interno del management attuale.
La scelta, insomma, potrebbe essere stata quella del ct che lascia la squadra subito dopo averla portata alla vittoria e, comunque, con la consapevolezza che per la prossima stagione il cambio sarebbe stato molto probabile. Tutto ciò senza contare che la durata media degli amministratori delegati nel gruppo è stata in passato di circa tre anni. Benetton ha registrato nei primi nove mesi dell'anno un utile netto di 94 milioni e ricavi per 1.372 milioni, entrambi in crescita del 6,5%, e ha confermato le stime di crescita per l'intero 2006. Il consiglio di amministrazione che si è tenuto sempre ieri ha anche approvato u un nuovo investimento industriale per 70 milioni.
Estratto da Corriere della Sera del 14/11/06 a cura di Pambianconews