La sua missione finisce lì, al Centre Pompidou, dove ha festeggiato i 40 anni di attività imprenditoriale, in quella Parigi che nel lontano 1969 diede il via al successo internazionale dei Benetton. Luciano passa il testimone, lo ha annunciato il 10 ottobre. Anche se formalmente soltanto dal 2007, il secondogenito Alessandro sarà presidente di Benetton Group, dove si concentra il core business della famiglia.
La successione è stata gestita in modo paritetico, così come la proprietà del gruppo, suddivisa in parti uguali. I quattro fratelli hanno fatto entrare nel consiglio di Edizione la holding di comando, ciascuno un proprio discendente: dei quattro figli di Giuliana, è entrata Franca; dei due di Gilberto è toccato alla minore, Sabrina; Carlo ha scelto il terzo dei suoi quattro ragazzi, Christian; Luciano ha
puntato sul secondogenito Alessandro.
Che fine farà, a questo punto, Benetton group? Negli ultimi tre anni, Silvano Cassano ha sistemato i conti, puntando su megastore e negozi a gestione diretta, con una inversione di tendenza rispetto alla storica formula del franchising. Continuerà la delocalizzazione in Paesi a basso costo, che riguarda ormai oltre il 70% della produzione. Ancora Cina, ancora Turchia e soprattutto molta Europa dell'Est. Il primo obiettivo è aumentare il fatturato. Ma soprattutto è ridare smalto al marchio, ancora forte, seppur invecchiato. I giovani degli anni '80 avevano marciato a passo di corsa sotto gli United Colors, adesso i loro figli si fanno tentare dalle sirene spagnole o svedesi. Luciano crede ancora nella sua creatura e giura che non c'è alcun progetto di ridimensionamento del core business.
Estratto da Il Mondo del 20/10/06 a cura di Pambianconews