Ottimi risultati per Timberland che chiude il 2005 con un turnover di 1,6 miliardi di dollari. La società statunitense mette in guardia però su possibili difficoltà che, quest'anno, investiranno vendite e profitti, dovute alla situazione sempre più critica del mercato calzaturiero negli Usa.
Se infatti il gruppo ha messo a segno una crescita a due cifre sui mercati esteri (+11,6%), negli Stati Uniti le vendite sono scese dello 0,8% (a 872,4 milioni di dollari), registrando un calo sia nel settore wholesale, sia nel retail. Quest'ultimo è invece cresciuto, su tutti i mercati, del 3,4%, raggiungendo i 387,7 milioni, mentre la divisione wholesale, con un valore di 1,2 miliardi è balzata del 4,7%.
Più dinamico si è dimostrato il comparto abbigliamento e accessori, che ha guadagnato il 4,7% (arrivando a 348,9 milioni), mentre il calzaturiero è salito del 4,1%, anche se in termini assoluti il suo valore è ben superiore, con 1,2 miliardi di dollari di fatturato. Negli Usa, invece, questo settore ha deluso le aspettative nell'ultimo trimestre e la società prevede che nell'anno in corso, a causa del prezzo del petrolio e dell'impatto dei costi per lo sviluppo dell'azienda, i margini di crescita saranno scarsi.
Estratto da Fashionmagazine.it del 10/02/06 a cura di Pambianconews