E' solo questione di tempo, lo sbarco in Borsa di Stroili Oro, la prima catena di gioiellerie italiana, avrà luogo entro luglio. "La Zara di anelli e bracciali», la definiscono nel settore: prezzi contenuti, grande velocità sull'assortimento e outsourcing induttivo come il leader spagnolo dell'abbigliamento. A dare il via al listing dell'azienda presieduta da Silvano Storer e guidata dall'ad Carlo Gianuzzi sono stati i due soci L-capital (70%) ed Ergon capital (30%). Il primo è il fondo di private equity del lusso guidato da Lucio Renaudo e Nicolò Saidelli e promosso da Lvmh, il secondo, entrto a metà 2005, è compartecipato da Gbl (Albert Frère) a Ing.
Ad appena due anni dal primo investimento L-capital in Stroili è già tempo per piazza Affari. La catena orafa è arrivata a 89 milioni di ricavi e 200 negozi nei grandi centri commerciali fuori città. Quest'anno il fatturato salirà a 130 milioni e i negozi ad almeno 280. Il piano triennale, infine, ha come traguardo 220 milioni di giro d'affari a fine 2008.
La valutazione pre-ipo? Si ragiona su un entreprise value di 150-180 milioni sulla base di un ebitda che nel 2005 è stato 14,3 milioni e quest'anno salirà a 21.
Estratto da Il Mondo del 10/02/06 a cura di Pambianconews