Piccoli, ma grintosi, con tanta voglia di crescere e fare utili. In queste poche parole si può riassumere la filosofia che anima dieci imprenditori che abbiamo selezionato come emergenti. Le ragioni del loro successo? Hanno capito le potenzialità del mercato dei giovani (è la fascia di mercato che ha sentito meno la crisi dei consumi di questi ultimi anni) e hanno sviluppato un prodotto mirato specificamente sulle loro esigenze. Anzi, il prodotto è stato per tutti il baricentro dell'azienda e la ragione prima del loro successo. Queste aziende hanno anche perseguito una forte politica di marca, aprendo fin dall'inizio punti di vendita diretti per stabilire un contatto con il consumatore e sviluppare la notorietà del marchio. Hanno costruito team aziendali giovani, affiatati e carichi di entusiasmo, hanno sviluppato sistemi aziendali solidi, veloci e flessibili.
Per queste aziende anche la Cina non è una minaccia, ma un'opportunità da cavalcare, vuoi come fonte produttiva, vuoi in un futuro prossimo, come mercato di sbocco. Non è una ricetta difficile da comprendere, ma difficile da applicare. Va seguita giorno dopo giorno, remando sempre nella stessa direzione, lavorando con intelligenza, perseveranza e tenacia.
La prossima sfida sarà lo sviluppo nei mercati internazionali. L'export complessivo dei dieci emergenti è ancora modesto. Le prospettive sono buone però, perché il loro sistema di business è fortemente competitivo e ha sicuramente spazi di sviluppo e di successo anche all'estero. Fa estremamente piacere quindi scoprire che accanto ai grandi gruppi della moda, che in questi anni sono cresciuti e si sono consolidati, sta emergendo una nuova classe imprenditoriale che punta sui giovani, con prodotti più informali e veloci ma ugualmente ricchi di creatività, innovazione e design. La sfida futura del made in Italy sarà proprio questa: affiancare ai nomi storici nuove realtà aziendali che apportino linfa vitale al nostro sistema moda per vincere le battaglie dei prossimi anni.
Estratto da Il Mondo del 10/02/06 a cura di Pambianconews