Le nostre collezioni continuano a raccogliere apprezzamenti e stiamo assumendo personale qualificato, nonostante l'accorpamento industriale resosi necessario per mantenere la leadership nel segmento dell'alta gamma»: anche per quest'anno l'ad di Sàfilo Group, Roberto Vedovotto, vede un ruolo trainante da parte dei mercati asiatici e americani, senza dimenticare l'Italia.
«Dopo un periodo difficile, aggiunge Vedovotto, dal settore si avvertono discreti segnali di ripresa. Sàfilo, dal canto suo, continua a registrare ottime performance: abbiamo chiuso il 2005 con il fatturato in crescita dell'8,5% a 1.025 milioni di euro, superando quindi il traguardo fatidico del miliardo».
Con la catena Usa di Solstice, Sàfilo è destinato a diventare anche un distributore al dettaglio?
Solstice pesa per 25 milioni su un fatturato di 1.025: lo 0,2% del fatturato non può trasformarci improvvisamente da wholesaler a retailer, anche se in un triennio intendiamo salire da 45 a 150 negozi.
Il 2005 confermerà il miglioramento dell'utile operativo, al 7,7 % nel 2004?
Quest'anno avremo i costi dell'Ipo, ma sul core business siamo migliorati.
Sfoltirete i brand in portafoglio?
Sì: meglio concentrarsi su quelli più profittevoli. Il motivo per il quale non abbiamo rinnovato la licenza con Burberry è stato questo: alle condizioni da loro richieste non era per noi vantaggioso andare avanti.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 6/02/06 a cura di Pambianconews