C'è aria di ripresa nel distretto bellunese dell'occhialeria. In particolare per le grandi aziende come Luxottica, che ha deciso un cospicuo numero di assunzioni, o Sàfilo e De Rigo, che reclutano personale qualificato.
«Da 2-3 mesi-osserva Valter da Rin, presidente della sezione occhialeria di Assindustria Belluno, ordini e fatturato hanno ripreso a tirare: a Natale alcune aziende hanno continuato a produrre, rinviando le vacanze a Pasqua». In effetti, i dati del distretto bellunese dell'occhialeria, curati da Assindustria, segnalano che, nei primi dieci mesi del 2005, il picco negativo della congiuntura, gli addetti sono calati “appena” dell'1% a 11.560, ma nel triennio precedente sia gli addetti sia le aziende sono “scivolate” del 20% circa. A pagare il prezzo più salato sono state le aziende artigiane che, in un quadriennio, hanno visto dimezzare gli addetti. Mentre hanno chiuso i battenti 33 Pmi su 155.
Dall'anno scorso gli addetti dei “5 big” del distretto (Luxottica, Sàfilo, De Rigo, Marcolin e Fedon) sono tornati a crescere o hanno fatto meno ricorso alla Cig. Inoltre Luxottica e sindacati hanno siglato un accordo sulla flessibilità produttiva, al cui interno sono previsti la conferma dei contratti a termine e l'assunzione di 550 addetti “interinali”, da distribuire su sei stabilimenti.
«Oltre a una discreta ripresa interviene Maurizio Dessolis, vice presidente di De Rigo, gioca anche il default del cinese Moulin Holdings che ha finito col riversare sui competitor la produzione. La saturazione degli impianti rende improbabile, al momento, la possibilità che le aziende italiane possano delocalizzare produzioni di medio-bassa qualità su quell'area». « II 2005 di De Rigo, aggiunge Dessolis, è in linea con l'anno precedente: abbiamo compensato la perdita della “griffe” Fendi, passata all'americana Marchon, con Escada e Chopard. Quest'anno svilupperemo Zegna e Jean Paul Gaultier».
Rispetto ai 300 marchi di occhiali in licenza, Pambianco stima che un centinaio siano prodotti da aziende italiane. E tra queste svettano Sàfilo, Luxottica, Marcolin, De Rigo e Allison. Quest'ultima, controllata da Paladin Capital Partners, ha però seguito lo sviluppo dei big del settore: in pochi anni è passata da 13 a 84 milioni di ricavi del 2005. «E quest'anno, sostiene Vecellio contiamo di doppiare la boa dei 120 milioni, ottenendo anche un utile» .
Estratto da Il Sole 24 Ore del 6/02/06 a cura di Pambianconews