Da una parte il sogno e la creatività e dall´altra il prodotto puro, finalizzato alla vendite. La moda cambia, si adegua e cerca di restare, sempre più, in sintonia con il mercato. Così il prét-à-porter abbraccia sempre più la visione del mercato con le sue regole della vendibilità. E l´alta moda alimenta il sogno di cui la moda non può fare a meno. Il mercato da un lato chiede abiti bellissimi e fuori dall´ordinario e dall´altro abiti facilmente portabili e con prezzi adeguati. Una sfida a cui gli stilisti rispondono diversificando le loro proposte. E su questo fronte, fa scuola Giorgio Armani.
«Per dare un futuro all'haute couture occorre aprirsi ai giovani, spiega Stefano Dominella, il presidente di Alta Moda Roma, sono loro che hanno voglia di sperimentare nuovi materiali e nuove forme. E la fiducia che abbiamo dato ai giovani sta dando i suoi frutti».
L´unico neo dell´alta moda è che costa molto, richiede grandi investimenti e solo i grandi gruppi possono permettersi il lusso di allestire passerelle da milioni di euro. Le passerelle costano e Alta Roma per superare questo scoglio le “produce” in proprio favorendo i giovani talenti. «L´alta moda va difesa, spiega Stefano Dominella, perché questo mondo è espressione di una tradizione artigianale che non va dispersa. I giovani devono raccogliere il testimone e continuare il cammino tracciato da grandi».
Estratto da Affari&Finanza del 6/02/06 a cura di Pambianconews