Inizia nel 1906 la storia del marchio Binda, quando Innocenzo Binda apre un negozio d'orologeria in un paesino sul lago Maggiore. Ma già nel 1932 inizia la distribuzione di Wyler Vetta, diventato poi soltanto Vetta. Nel 1942 nasce il marchio Breil, che vanta infatti alle sue spalle ben 60 anni di storia.
E' negli anni '80 che la guida dell'Azienda passa al figlio di Innocenzo, Mario, che si circonda di parenti e amplia l'azienda, distribuendo gli orologi Longines.
Il ritorno del marchio Longines sotto il controllo del gruppo Swatch e alcuni dissidi familiari segnano in negativo l'andamento di Binda che passa in mano ai giovanissimi Marcello e Simone.
Nel 1993 Marcello e Simone decidono di puntare tutto su Breil e su una Belle prime campagne pubblicitarie tv mai viste in orologeria: è la nascita del “Toglietemi tutto, ma non il mio Breil”, un claim che diventerà tormentone. Meriterebbe d'essere citato nella Treccani e verrà sostituito solo nel 2002 dal più internazionale “Don't touch my Breil”.
Dallo scorso primo gennaio il gruppo Binda è un'azienda matura composta da una holding (Binda spa) e due società specializzate nel business: Binda Italia e Binda retail. I Breil shop, in Italia e nel mondo, sono saliti a 20, ma la previsione è di arrivare a 100 entro tre anni, dei quali 20 soltanto in Cina, dopo la nascita di Binda Asia.
Il 2005 si chiude con ricavi per 226 milioni dei quali 62 (+ 18%) all'estero, provenienti da 3.500 punti vendita cui si aggiungono i 5 mila in Italia.
Estratto da Il Mondo del 3/02/06 a cura di Pambianconews