Dal 1999 al 2003 il giro d'affari è cresciuto del 60% e nel 2004 ha chiuso il bilancio con ricavi per 148 milioni di euro (+14,1 %, un incremento analogo a quello che dovrebbe essere stato consuntivato nel 2005) e un utile di 8,9 milioni (+199,8%). Questi i risultati economici di Gas, marchio interamente controllato dalla Grotto spa, la cui ascesa di mercato è un dato costante negli ultimi anni.
«Puntare a un lusso accessibile per conquistare un target giovane e cosmpolita. Questa è la nostra ricetta per emergere» spiega Claudio Grotto, presidente e fondatore del gruppo. «Offriamo un prodotto dalla performance reale, non usa e getta, ma un valore che duri nel tempo». Così si è imposto quale nuovo marchio guida dell'abbigliamento giovanile Italian concept.
«Cina, India, Indonesia, Thailandia rappresentano per noi un nuovo orizzonte. Vogliamo fare conoscere il nostro marchio e farlo apprezzare anche nei Paesi in cui abbiamo le produzioni. Per questo abbiamo aperto flag-ship store a Hong Kong, uno store a Shanghai, uno a Manila e in molte altre località del Sud-Est asiatico». Anche il Giappone si qualifica «mercato strategico». Qui infatti, dove già conta quattro Gas Store e 100 clienti, l'azienda sta aprendo un nuovo negozio.
I progetti per il futuro non mancano. Una nuova business unit è stata appena approntata per il lancio delle calzature Gas nell'estate 2006. Riftettori accesi sul marchio, dunque, così come si sono accesi nella settimana della moda maschile a Milano, che hanno segnato il debutto sulle passerelle del pret-à-porter. Un passo impegnativo, destinato però a regalare ulteriore visibilità al brand che solo quest'anno ha investito in comunicazione 2 milioni di euro ed edita anche un magazine semestrale, «strumento importantissimo per comunicare il nostro mondo».
Estratto da Economy del 27/01/06 a cura di Pambianconews