La Martina, marchio dell'italiano naturalizzato argentino Lando Simonetti, sta riscuotendo un grande successo con un fatturato di 35/40 milioni di euro solo in Italia. Il prodotto ha portato l'eleganza del polo in capi d'abbigliamento idonei ad attrarre lo studente universitario e il manager cinquantenne.
Merito di un'azienda di Buenos Aires che da diversi anni veste gli atleti della Federazione di Polo e alla passione del titolare, che un giorno creò la squadra La Martina e si mise a creare capi per i suoi atleti. «È iniziata così, le altre squadre cominciavano a chiedermi gli stessi prodotti che noi confezionavamo per la mia squadra, spiega Simonetti, a capo di una realtà da 100 dipendenti con un gruppo stilistico che ha una media anagrafica di 25 anni. Poi, per una naturale evoluzione, abbiamo capito che l'anima originale del prodotto avrebbe potuto attecchire anche fuori dal polo».
«È iniziato tutto con una sacca e qualche maglia in punti vendita di alto livello, per prova. Già eravamo in contatto con il Polo Club di Roma, il nostro prodotto si vedeva, piaceva». Poi, dal primo negozio, altre richieste. Infine, la decisione di affidare produzione e distribuzione a un'azienda tra le più solide nel settore, la Zoe-tex della famiglia Abati, che ha portato il brand a essere il caso del segmento maschile nelle ultime tre stagioni. «Ora la proposta è estesa anche alla donna. Sempre con la stessa logica: portare la matrice autentica del polo, non una facciata». Un mondo che gli inglesi avevano già scoperto nel corner La Martina di Harrod's, oppure da Harvey Nichols, dove il marchio è presente da anni. Ma solo gli italiani ne hanno fatto un piccolo fenomeno di costume. «Ci chiamano da tutto il mondo ora, chiosa Simonetti, in ragione di ciò che sta accadendo in Italia».
Estratto da CorrierEconomia del 16/01/06 a cura di Pambianconews