La festa che Manifatture 7Bell, artefice di Roy Roger’s, ha organizzato in occasione di Pitti Uomo, celebra in realtà un pezzo di storia del costume. Sarà una serata dal sapore un po’ hollywoodiano, organizzata da Patrizia Bacci e Fulvio Biondi che insieme al figlio Niccolò hanno raccolto il testimone dal passato portando Roy Roger’s e la sua ricerca su tessuti, forme, materiali, lavorazioni, nelle migliori boutique del mondo.
Le collezioni Roy Roger’s per il prossimo autunno inverno esercitano un forte impatto emotivo, ripescando dal passato modelli e tessuti imperituri e trasformandoli in icone di contemporaneità. Il classico chiodo cambia anima, si lascia interpretare secondo la visione “Roy Roger’s”. Testa di moro, un po’ invecchiato, con una forte personalità. Sotto il giubbotto che pare indossato tante e tante volte, la foggia di un gilet di pelle. La camicia di denim resta un passe-partout; ma da portare con i pantaloni in Prince of Wales, affusolati, smorzati nella loro allure tradizionale da tasche in velluto testa di moro e da una vestibilità anatomica.
Nei modelli femminili di giacca in velluto fa capolino la fodera interna con stampe stile Hermès. Il denim si tinge di deliziosi ricami punto erba e punto pieno, fiori stilizzati, enormi soli, in sequenze da quadro naif, a contrastare il cielo algido d’inverno. Lo stesso vale per i jeans con motivi dipinti a mano, un tocco di poesia squisitamente femminile. Il desiderio di seduzione trova appagamento nelle mini gonnelline serigrafate con le iniziali Roy Roger’s, costellate di borchiette sulle tasche.
In casa Roy Roger’s, inoltre, è appena approdata una partnership con Diadora finalizzata alla creazione di calzature. Sportive, comode, ricercate, con il triangolino Roy Roger’s sulla banda laterale in segno di riconoscibilità. Prodotte in edizione limitata e distribuite nei circuiti di alto livello.
A cura di Pambianconews