In previsione dello sbarco in Borsa di Safilo, dal 21 novembre e fino al 2 dicembre sarà possibile sottoscrivere l'Opvs di Safilo, che sarà sul listino dal 9 del mese prossimo. «La quotazione è una necessità per ridurre il debito contratto ai tempi della liquidazione delle quote dei miei fratelli, ha dichiarato ieri Vittorio Tabacchi, presidente e primo azionista della società con il 55%. Tuttavia una volta che con i proventi dell'Ipo avremo riequilibrato la posizione finanziaria, potremmo anche tornare a usare la cassa per crescere».
La forchetta di prezzo oscilla tra i 4,80 e i 7,00 euro (il valore definitivo sarà fissato il 2 dicembre). Ne consegue che il valore d'impresa del gruppo sarà compreso tra 1,05 e 1,53 miliardi. Al mercato sono destinate 140 milioni di azioni, il 49,4% del capitale (il 55,3% dopo l'eventuale esercizio della greenshoe), messe in vendita dall'azionista Csfb Private Equity. La quota di Tabacchi si ridurrà al 37,8% del capitale. Una parte dell'offerta (64,3 milioni di titoli) è rappresentata da azioni rivenienti da un aumento di capitale, che permetterà di incassare fra 304 e 443 milioni. Somme che serviranno ad abbattere gli 817 milioni di debiti che Safilo aveva accumulato a fine settembre. L'effetto combinato di minori debiti e crescita del mol dovrebbe quindi portare la leva (debito/mol) dal 5,4 di fine 2004 a 2 per fine 2006.
«Auspichiamo che le agenzie di rating apprezzino questo miglioramento, ha spiegato Roberto Vedovotto, ad del gruppo, esprimendo un giudizio vicino all'investment grade». Attualmente Safilo ha un rating «B», mentre se il gruppo riuscisse ad avere un rapporto tra debiti/mol pari a 2, il rating potrebbe salire verso «BBB-».
Estratto da Finanza&Mercati del 17/11/05 a cura di Pambianconews