Si appresta a tornare in Borsa dopo quattro anni Safilo, il secondo gruppo mondiale dell´occhialeria, che entro settimana prossima dovrebbe ricevere il nullaosta di Consob, poi inizieranno le procedure di quotazione. Il valore complessivo dell´offerta dovrebbe essere compreso fra 700 milioni e un miliardo di euro.
I risultati dei primi nove mesi del 2005 appaiono positivi con un netto progresso rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio, sia quanto al fatturato (+8,8% a quota 776,8 milioni), sia soprattutto per i parametri di redditività (il mol è cresciuto del 26% e l´utile netto è più che triplicato alla soglia di 16,6 milioni).
Vittorio Tabacchi riporta Safilo sul mercato, ma non sarà più un´azienda familiare. Il presidente resterà azionista di maggioranza e di riferimento, con una quota fra il 35 e il 45%, chiamato però a confrontarsi con una platea di investitori istituzionali e con l´annunciato arrivo di firme di prima grandezza della moda internazionale. Armani, Renzo Rosso e poi Ppr e Lvmh stanno valutando le condizioni dell´Opvs.
Il colosso finanziario elvetico ha da un lato acquisito quote azionarie per 300 milioni di euro, dall´altro ha sottoscritto pro quota il finanziamento concertato assieme a Unicredit e Sanpaolo per complessivi 600 milioni. Due tasselli della complessa manovra finanziaria architettata nella primavera 2002 dall´amministratore delegato, Roberto Vedovotto, al fine di rimettere in equilibrio i delicatissimi assetti contabili di Safilo. In questo quadro rientra pure l´emissione di un bond ad alto rendimento da 300 milioni, riuscito e con rating di Moody´s e S&P. Secondo Vedovotto, un debito di circa 400 milioni “è perfettamente equilibrato rispetto all´andamento del margine operativo lordo”, che è attorno a 200 milioni.
Estratto da Affari&Finanza del 7/11/05 a cura di Pambianconews