L'affare Taittinger è arrivato fino all'Eliseo. Ieri, a Parigi, c'è stato un incontro politico per discutere della cessione del celebre marchio francese di champagne. L'etichetta, che una volta apparteneva all'omonima famiglia, oggi è nelle mani degli americani del gruppo di hotellerie Starwood. I vertici del gruppo hanno dichiarato di volere vendere la filiale di champagne e sembrano sul punto di cedere alle lusinghe del finanziere belga Albert Frère che vorrebbe potenziare il polo vinicolo della sua holding Cnp dove confluiscono gli chateaux Rieussec, L'Evangile, Cheval Blanc.
All'Eliseo però non sono tutti convinti che questa sia la soluzione migliore. Soprattutto perché alcuni vorrebbero che lo champagne restasse di proprietà francese. Non a caso il Crédit Agricole, che si è proposto come partner finanziario per eventuali soci industriali interessati al dossier, è ancora al lavoro per individuare possibilità alternative. La strada appare in salita persino all'interno della stessa famiglia Taittinger.
Frére, invece, ha dalla sua una disponibilità cash da circa 1 miliardo. Ne basterebbe la metà per conquistare la società produttrice di champagne (si stima che valga circa 450 milioni). Inoltre il finanziere belga si è recentemente conquistato nuovi amici a Parigi. Grazie al suo sostegno, l'utility francese Suez è riuscita ad acquisire la totalità del capitale della belga Electrabel. Nonostante l'opposizione politica dei conservatori.
Estratto da Finanza&Mercati del 16/09/05 a cura di Pambianconews