Uno studio Pambianco Strategie di Impresa ha messo insieme i risultati di 23 gruppi stranieri e di 12 italiani, impegnati nel mondo della moda. Dai giganti del lusso Lvmh e Gap Inc. – ognuno capace di superare 12 miliardi di euro di fatturato (per Gap il calcolo è con il cambio a fine 2004), più dell'intero campione italiano – ad aziende specializzate in alcuni settori dell'alta gamma, come Luxottica, che con vendite di occhiali per oltre 3,2 miliardi di euro guida la pattuglia delle società italiane.
La prima differenza che salta all'occhio è nel giro d'affari: la media per le aziende italiane è di 903 milioni di euro, meno di un terzo del dato dei big stranieri, 2.803 milioni: anche senza i due colossi che guidano la classifica, il fatturato medio delle società estere sfiora i 1.900 milioni, oltre il doppio delle italiane.
Secondo Carlo Pambianco, «tutte le aziende analizzate nella ricerca hanno tenuto piuttosto bene negli ultimi tre anni», vale a dire dopo l'11 settembre. C'è stato un primo, deciso rallentamento e una ripresa significativa nel 2004, che pure è stato un anno difficile per tutti i settori interessati: dal tessile-abbigliamento alla pelletteria, passando per scarpe e gioielli, in Europa e America l'anno scorso è stato un anno di flessione. L'aumento degli utili proprio mentre i margini sui prodotti sono stati sacrificati – spiega Pambianco – è dovuto al rallentamento degli investimenti, soprattutto sulla distribuzione, con meno aperture e ristrutturazioni di negozi monomarca: così, si sono ridotti gli ammortamenti e gli oneri finanziari. Ma il problema è nelle distanze tra i dati: la ricerca mette in luce le forti differenze strutturali tra le società italiane e quelle straniere (anche nel patrimonio netto), che aiutano a spiegare i risultati. Distanze ulteriormente allargate con l'acquisizione di Reebok da parte di Adidas.
Tra le aziende italiane sul listino, la crescita maggiore nell'ultimo anno è stata di Mariella Burani (17,8% considerando i ricavi delle vendite), seguita da Basicnet (17%) e Luxottica (14,1%), mentre negli utili il primato 2004 tra le dodici società quotate del campione va a Bulgari (13,1% del fatturato), seguito da Luxottica (8,8%). Il gruppo di Leonardo Del Vecchio è invece il primo per giro d'affari, davanti a Marzotto (1,84 miliardi di euro), che dall'anno prossimo sarà in classifica con il Valentino Fashion group: il fatturato 2004 per il nuovo titolo sul listino è di 1,55 miliardi. A livello internazionale, colpisce il boom di Coach, gruppo americano della pelletteria e degli accessori, primo per crescita e utile.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 4/08/05 a cura di Pambianconews