L'export dei distretti industriali, segnala il rapporto trimestrale di Banca Intesa aggiornato al 1° agosto 2005, è in ripresa anche se le performance variano molto a seconda delle aree sistema considerate. Le vendite sui mercati esteri, che nel 2004 sono cresciute in valore del 5,3% rispetto all'anno precedente, nei dodici mesi terminati a marzo 2005 sono salite, nei confronti del periodo aprile 2003-marzo 2004, del 6,3 per cento. La dinamica dell'export dei distretti è però risultata meno brillante di quella dell'industria manifatturiera italiana. Le esportazioni dell'industria italiana negli stessi settori di specializzazione dei distretti osservati da Banca Intesa nel periodo aprile 2004-marzo 2005 sono cresciute, infatti, del 9,8 per cento.
I risultati migliori, evidenzia il report, sono stati ottenuti dai distretti che producono prodotti in metallo, manufatti vari per il sistema casa e meccanica strumentale. Solo i distretti dei mobili e degli elettrodomestici e quelli dei beni per l'edilizia del sistema casa hanno accusato un peggioramento, mentre, pur migliorando, i distretti specializzati nei beni di consumo del sistema moda hanno evidenziato una crescita contenuta. Il positivo andamento delle esportazioni – avverte Banca Intesa – deve essere valutato con molta cautela, visto che trascura i risultati ottenuti dai distretti sul mercato italiano e riflette, per alcune particolari produzioni (come i prodotti in metallo per l'industria, ma anche i manufatti in plastica del sistema casa), anche i forti rincari delle materie prime, scaricati in parte sui prezzi di vendita.
Tra i distretti del sistema moda ha mantenuto tassi di crescita positivi quello degli occhiali di Belluno, mentre restano critiche le condizioni di molti distretti delle calzature, dell'abbigliamento e delle maglieria esterna. Tra i distretti orafi, bene l'export di Valenza (Alessandria) e di Vicenza, mentre continuano a perdere terreno le esportazioni del polo produttivo di Arezzo.
In prospettiva, biennio 2005-2006, i settori a elevata vocazione distrettuale continueranno a crescere, nel complesso, meno della media manifatturiera. I settori che soffriranno maggiormente saranno ancore quelli della moda. Tra i settori a maggiore potenziale si segnalano quelli legati alla filiera dei metalli e la meccanica, che, a partire dal 2006, saranno sostenuti da un recupero degli investimenti.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 19/08/05 a cura di Pambianconews