La quindicesima generazione dei Mellerio è pronta a entrare in campo. Sono le figlie di Olivier e di François, i due fratelli Mellerio che mandano avanti oggi la “bottega” di famiglia: la gioielleria della rue de la Paix, che da quasi due secoli risiede nella prestigiosa strada che collega Place Vendôme con l'Opéra, dopo essersi spostata (seguendo il flusso della ricchezza parigina) dal 1613 ad oggi da rue des Lombards a rue Vivienne, al Palais Royal. Bottega, nel senso più eletto del termine, perché la gioielleria dei Mellerio oltre ad essere la più antica impresa di Francia in assoluto, è anche tra le più antiche del mondo, serve ancor oggi le più prestigiose case e teste coronate del pianeta (Giappone compreso), alcuni dei principali Governi ed è volutamente rimasta a livello artigianale.
«Siamo francesi, fieri di esserlo – dichiara Olivier Mellerio, ricordando che il padre ha partecipato alla Resistenza francese e ha aiutato molti ebrei a nascondersi – ma siamo anche fortemente attaccati alle nostre origini. Pensi che la prima donna francese è entrata in casa Mellerio solo nel 1850 e che appena abbiamo qualche giorno di tempo a disposizione “scappiamo” da Parigi per la Val Vigezzo, nella nostra vallata, tra i nostri monti. L'unico posto dove ci sentiamo veramente di casa e dove andiamo per rilassarci».
Nel frattempo la gioielleria si è internazionalizzata: ha aperto importanti boutique a New York e in Giappone, mentre nuovi progetti si delineano all'orizzonte, perché il business e la domanda sono in costante evoluzione. Inutile dire che i Mellerio hanno collaborato e collaborano con importanti sartorie come Dior, Balenciaga, Nina Ricci e che nel loro laboratorio sono passati tutti i più famosi creatori: da Pierre Foullé a Alexis Falize. Ma anche Lalique.
La formula del successo, comunque, non cambierà nemmeno con la 15ª generazione: «Qualità e servizio personalizzato – conclude Olivier Mellerio – sono i nostri punti di forza e di tradizione. Con un occhio all'Italia, dato che abbiamo al vaglio delle promettenti iniziative».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 9/08/05 a cura di Pambianconews