Semestre d'oro per Safilo: i ricavi hanno raggiunto i 562 milioni di euro, l'Ebitda 97,7 milioni, in crescita sul 2004, rispettivamente, del 10,9% e del 24,7 per cento.
«Non solo cresciamo, ma lo facciamo in un momento difficile per il settore e per i nostri più diretti concorrenti», spiega Roberto Vedovotto, amministratore delegato del gruppo padovano, leader nell'occhialeria insieme al “rivale” di sempre Luxottica.
«Le vendite sono aumentate dappertutto, ma in particolare in Asia, in Europa e in Italia, dove siamo cresciuti del 9,7%. Abbiamo guadagnato quote di mercato sui nostri concorrenti e questo ci ha permesso di aumentare il fatturato – spiega Vedovotto -. Ma abbiamo anche continuato a lavorare sull'abbattimento dei costi e sulla ristrutturazione interna e così si spiega l'ottima performance degli utili: il risultato operativo è cresciuto del 34%, arrivando a 80,2 milioni di euro». Safilo punta molto anche sul mercato americano e, come molte aziende del made in Italy, ha sofferto per il cambio euro-dollaro.
«La crescita del fatturato a cambi correnti è solo di poco inferiore a quella a cambi costanti: +8,9% rispetto al 10,9%, spiega l'ad del gruppo. Questo succede perché abbiamo un portafoglio clienti molto diversificato e quando un mercato soffre, un altro va meglio. Anche il nostro portafoglio brand è organizzato secondo la stessa logica. I nostri marchi seguono molto la moda. Quando uno è all'apice della popolarità, un altro magari langue un po'. Ma prima o poi la situazione si ribalta, perché la moda, si sa, è capricciosa». Tra i marchi più famosi e venduti di Safilo ci sono Armani, Dior (con una partnership prolugata fino a tutto il 2010), Gucci e Polo.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 11/08/05 a cura di Pambianconews