Chi guarda Mtv e Eurosport conosce già gli eroi di Columbia Sportswear Company: una mamma tostissima e un figlio apparentemente pasticcione, coinvolto in gag divertenti che mettono a dura prova i suoi indumenti; ed è la mamma, a fine spot, a fare da autoritaria garante della loro qualità.
Non tutti sanno, però, che mamma Gert e suo figlio Tim Boyle sono rispettivamente presidente e amministratore delegato di un gruppo americano che fattura più di un miliardo di dollari: una public company, leader nella produzione di abbigliamento outdoor, giacche da sci, parka, kway, giubbotti reversibili, sfoderabili, waterproof, oltre che tshirt, pantaloni multitasche, sneaker tecniche, scarponcini al titanio, sandali anfibi e quant'altro.
Mr Boyle precisa: «Noi dividiamo i nostri prodotti in quattro categorie: l'outerwear, i capispalla per il tempo libero, il 42% del fatturato, lo sportswear vero e proprio, cioè pantaloni, camicie, pile, maglioni (il 36%), calzature (il 17%) e accessori: 50 milioni di pezzi all'anno, suddivisi nelle due collezioni invernale e estiva».
«Siamo sul mercato italiano dagli anni %u201890, seppure in modo ridotto, con il nostro quartier generale di Imola, dice Boyle. E l'Italia la conosco perché ci vengo in vacanza. Un anno fa è nata Columbia Italia: vogliamo sviluppare la rete di vendita già esistente e investire in marketing, pubbliche relazioni e showroom».
Estratto da Affari&Finanza del 11/07/05 a cura di Pambianconews