C'è un forte ritorno di attenzione sul mercato verso la pellicceria che registra un valore wholesale nel 2004 pari a 810 milioni di euro (+3% rispetto al 2003) e retail di 1.535 milioni (+3%). E va bene l'export, anche se cresce di poco a causa della crisi congiunturale internazionale: +1% negli Usa e in Giappone, +2% in Francia e negli altri paesi minori.
Per l'atteggiamento del mercato verso la pellicceria, che sta passando gradualmente da status symbol ad accessorio di moda anche per la consumatrice giovane, le prospettive per il 2005 evidenziano un incremento di circa il 7% per entrambi i segmenti. Il merito di questo trend, secondo un'indagine condotta da Pambianco Strategia di Impresa per conto dell'Aip, Associazione nazionale pellicceria, va ascritto da una parte alle griffe della moda che hanno rinnovato il prodotto, aggiungendo contenuti di design e ricerca prima sconosciuti, dall'altra alle aziende, stimolate a investire di ricerca e innovazione. Secondo Pambianco, il 34% del fatturato si registra in Lombardia, il 28 e 20% rispettivamente in Toscana e Veneto, dove operano i principali distretti per la lavorazione della pellicceria e dei capi misti con tessuto.
Estratto da ItaliaOggi del 16/06/05 a cura di Pambianconews