Nelle quattro categorie di scarpe in pelle monitorate dalla Commissione europea, il balzo dell'import dalla Cina è stato del 713% nel primo quadrimestre del 2005 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ed è un segmento di mercato in cui l'Italia è il Paese europeo di gran lunga più esposto, aggiudicandosi circa il 40% dell'intera produzione comunitaria.
«Da gennaio ad aprile, ha rivelato Claude Veron-Reville, la portavoce del commissario al Commercio, Peter Mandelson, le importazioni sono salite in volume di quasi il 700% e i prezzi sono calati in media del 28% nelle sei categorie di calzature monitorate».
Per le misure difensive, a questo punto si aprono due strade: i dazi antidumping, laddove si provino pratiche sleali, o le quote temporanee sulla base di clausole di salvaguardia. L'associazione europea del calzaturieri (Ceic) ieri non ha voluto rilasciare commenti, ma ha già avviato la richiesta di dazi anti-dumping nei confronti di Cina e Vietnam sulle scarpe di sicurezza e a giorni presenterà la domanda per le quattro categorie di scarpe in pelle.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 9/06/05 a cura di Pambianconews