Utili e fatturato calano, ma le quotazioni continuano a correre all'insù. è questa la fotografia delle aziende dell'occhialeria italiana come Luxottica di Leonardo Del Vecchio, Marcolin di proprietà dell'omonima famiglia e De Rigo guidata dal fondatore Ennio. Dalla lettura dei bilanci consolidati, infatti, nel primo semestre 2003 il fatturato globale, compresa Safilo che ha lasciato il listino nel dicembre 2001 ma è funzionale al confronto perché è un concorrente temuto, è in calo del 14,7% rispetto allo stesso periodo del 2002, così come lo è il margine operativo lordo (-27,7%) e gli utili (- 40,4%). Le quotazioni? Il titolo Luxottica dal marzo 2003, punto di minimo delle Borse dopo la fine del conflitto in Iraq, al 12 gennaio 2004 è salito del 45%; quello Marcolin nello stesso periodo è sceso del 2,6%, ma ha vissuto un 2003 in ascesa mettendo a segno un rialzo del 29% tra agosto e ottobre; e per De Rigo, l'unica azienda tra quelle considerate quotata a New York, dal marzo 2003 al 12 gennaio 2004 il rialzo è stato del 65,9%.
La produzione vale 7,5 miliardi. Come mai se i ricavi scendono, i titoli continuano a salire? E cosa bisogna aspettarsi per il 2004? Economy lo ha chiesto agli analisti di settore, che danno fiducia al made in Italy dell'occhiale, dato che le società hanno dimostrato di avere una strategia vincente. Ma mettono in guardia gli investitori dalle difficoltà che il comparto dovrà fronteggiare nel 2004, come la discesa del dollaro contro l'euro, che nell'ultimo anno è stata di oltre il 20%. Non è un mistero che il settore moda, a cui l'occhialeria è strettamente collegata, non brilla da quasi due anni. Nel 2002 la produzione mondiale di occhiali è rimasta stabile su di un fatturato di circa 7,5 miliardi di euro (di cui 1,9 miliardi in Italia), ma sono diminuite del 12% le cessioni in licenza dei prodotti.
«I marchi minori non hanno retto alla crisi e sono usciti dal mercato, e questo fenomeno non si è ancora esaurito» commentano gli analisti della società di consulenza Pambianco Strategie di Impresa. E le sfide 2004 sono diverse per Luxottica, un colosso che fattura 2,8 miliardi di euro, per Marcolin e De Rigo che invece insieme non raggiungono i 700 milioni. Secondo gli analisti, Del Vecchio dovrà battersi più degli altri contro la svalutazione del dollaro; mentre Marcolin dovrà ridimensionare le pretese distributive americane e per De Rigo, che ha scelto gli Stati Uniti per quotarsi, l'obiettivo deve essere l'acquisizione di nuovi marchi.
Vedi tabella che segue
Estratto da del 16/01/04 a cura di Pambianconews