Assume sempre più il carattere di total look lo scenario che si prospetta nel futuro di Incotex, l'azienda veneziana produttrice di pantaloni uomo e donna, che nel 2001 ha chiuso l'esercizio a quota 36 milioni di euro, con un utile netto di 775 mila euro, una crescita pari all'11% rispetto all'anno precedente e l'export attestato al 50% (Usa e Giappone in testa). E se nel 2000 il volume d'affari è stato di 32,5 milioni di euro, con un utile di 723 mila euro, le previsioni per l'esercizio in corso parlano di un allineamento sia del fatturato quanto dell'utile sulla base dei dati del '01.
Secondo quanto ha dichiarato Massimo Gambaro, neodirettore commerciale della nuova divisione donna di Incotex, dopo l'acquisizione di Montedoro, un marchio di giubbotteria d'alta gamma di Castellanza (Varese), l'azienda potrebbe proseguire lo shopping, teso ad ampliare l'offerta dei propri prodotti.
«Potrebbero esserci, a breve, acquisizioni di altri marchi, purché siano coerenti con le scelte di stile di Incotex», ha spiegato Gambaro, raccontando i passi compiuti di recente proprio nel settore donna,«a gennaio 2002 abbiamo costituito una vera e propria divisione donna che oggi rappresenta il 20% del fatturato. Ne consegue che il nostro interesse prioritario sono proprio le collezioni donna (create da Alberto Biani), che assorbono energie e investimenti sempre sotto il segno della cultura dell'eccellenza, fiore all'occhiello di Incotex da 50 anni».