Calano le esportazioni di abbigliamento e accessori e il governo dell'ex colonia britannica corre ai ripari con un finanziamento di 140 milioni di dollari di Hong Kong (circa 22 milioni di euro). Questa l'iniziativa annunciata alla cerimonia di apertura della settimana della moda da Antony Leung, financial secretary del Hksar (Hong Kong special administrated region), per aiutare un settore che da un lato mostra segnali di forte cambiamento mentre dall'altro accusa un'evidente diminuzione delle vendite all'estero.
A fronte di un 2000 caratterizzato da un tasso di crescita dell'export piuttosto sostenuto (+9%), i primi dieci mesi del 2001, invece, sono stati segnati da un andamento in discesa pari al 3% per un giro d'affari di 19,13 miliardi di dollari americani (circa 21,44 milioni di euro). In particolare, a subire il maggiore contraccolpo sono stati i flussi in uscita diretti verso l'Europa (il Vecchio continente ha un peso del 24,6% sulle esportazioni totali), che sono scesi del 10%. Tra i mercati più importanti la maggiore flessione è stata registrata dalla Germania con un -20%, seguita da Svezia (-13%), Francia
(-12%), Olanda (-12%) e Italia
(-11%).
A sostenere invece l'export sono stati la Cina e il Giappone, che hanno registrato una crescita rispettivamente del 3 e 4%. Più eclatante invece l'incremento registrato dalle esportazioni verso il Messico (+31%), anche se attualmente da un punto di vista commerciale è un paese ancora non rilevante. Nel frattempo però il governo di Hong Kong si è impegnato a sostenere con un cospicuo finanziamento gli scambi verso l'estero attraverso l'Innovation and technology fund. «Questa iniziativa (exportation promotion fund) è partita meno di un mese fa», ha spiegato un portavoce, «con lo scopo di aiutare lo sviluppo dell'industria della moda attraverso la promozione dei nostri stilisti in America, Europa, Giappone, Asia e Cina. Questi fondi sono infatti destinati a coloro che intendono partecipare alle più importanti fiere e manifestazioni internazionali.
sintesi dell'articolo di Valentina Stramare a cura di Pambianconews