Un nuovo maxigruppo dell'industria del lusso che riunisca marchi antichi e un po' fane', ma gloriosi e pieni di potenzialita', come Courreges, Jean-Louis Scherrer o Jacques Fath. Non e' un sogno, ma un concreto progetto di Mounir Moufarrige, ex manager francese della svizzera Richemont e dotato di un raro fiuto per i buoni affari.
A dare notizia del profilarsi all' orizzonte di un nuovo conglomerato di aziende di moda e accessori 'haut de gamme' – destinato a fare concorrenza ai giganti Louis Vuitton Moet Hennessy o Pinault Printemps Redoute – e' Suzy Menkes, esperta di fashion del quotidiano internazionale International Herald Tribune, solitamente molto ben informata sui segreti del mondo della moda.
Secondo una 'fonte francese' della signora Menkes, Moufarrige avrebbe iniziato una serie di manovre per riunire in un solo gruppo una serie di marchi dal passato glorioso e dal presente opaco per rilanciarli grazie a una massiccia iniezione di soldi freschi e la nomina alla loro guida di nuovi creatori, capaci di rinverdirne i fasti.
Circolano gia' due nomi: quelli del francese Jean-Paul Knott, con un passato da Yves Saint Laurent e Krizia, e dell'olandese Josephus Thimister, cresciuto artisticamente da Balenciaga. Moufarrige per ora non si sbottona: parla di un ''grosso progetto'' in cantiere, ma dichiara di non avere ''nessun commento da fare per ora'', anche se la 'fonte francese' mette nella lista dei suoi obbiettivi anche nomi del calibro di Rochas o Balmain e parla di definizione e finalizzazione del progetto ''per la fine di questo mese''.
Il manager francese e' stato in tempi recenti l'artefice del 'passaggio' della Alfred Dunhill dalle sigarette alla sartoria e alla pelletteria e ha un trascorso di dirigente di alto livello della holding svizzera Compagnie Financiere Richemont AG, proprietaria, tra gli altri, dei marchi Chloe, Van Cleef & Arpels, Cartier, Officine Panerai, Jaeger-LeCoultre, Montegrappa e Lancel. I suoi piu' famosi colpi di genio sono stati il lancio del brand Montblanc, divenuto uno dei principali oggetti di culto del mondo degli accessori, e, recentemente, l'aver puntato – primo tra i grandi manager della moda – su una stilista indiana, Ritu Beri.