Il cambio al vertice della Boss resta un mistero. Werner Baldessarini rivela di avere riflettuto a lungo prima di prendere la decisione di lasciare la Boss alla fine del giugno prossimo. Il motivo? Avere più tempo da dedicare a se stesso.
Ammesso che sia la vera ragione, questa coincide in ogni caso con il debutto deludente della collezione Boss Woman lanciata alla fine del 2000. A Metzingen peraltro la pensano in modo contrario. Ufficialmente, dal lancio della nuova linea, l'azienda si è sempre detta soddisfatta delle sue performance. E l'obiettivo iniziale di 51 milioni di euro per il 2001 è stato superato giungendo a quota 56 milioni di euro.
Perlatro le critiche si susseguono numerose. Le collezioni non corrispondono al gusto delle consumatrici e i dettaglianti hanno problemi a smaltire gli stock. Le precedeti partenze di Massimo Supancig, responsabile della linea in seno al gruppo, e di Grit Seymour, la stilista, non sono passate inosservate ed è difficile pretendere che 'tutto vada secondo le previsioni'. Contrariamente a quanto annunciato infatti il gruppo ha dovuto ammettere che il break even non verrà raggiunto nel 2002. Esiste dunque un problema Boss Woman.
Bruno Saelzer, futuro successore di Werner Baldessarini, vuole ora prendere il toro per le corna. E pensa di regolare il problema entro il 2002, modificando prodotto e produzione.
Oltre a ciò nutre ambizioni anche per il marchio Hugo, che verrà uleriormente internazionalizzato, e ipotizza una crescita per acquisizioni, contrariamente al suo predecessore.
Dal canto suo Baldessarini sogna un ritorno alle origini, alla creazione. Per questo rimarrà all'ufficio stile della società come consulente per la creatività per altri 5 anni. Un segnale questo che evidenzia i buoni rapporti che ancora intercorrono con il Gruppo.
Sintesi dell'articolo di Mélanie Lory a cura di Pambianconews