Pringle vuole riappropriarsi del ruolo leader sulla scena luxury internazionale. Lo storico marchio di maglieria haute de gamme, che ha vestito con primi twin set le star di Hollywood negli anni 40 e 50, due anni fa è stato acquisito per il 90% da Sc Fang di Hong Kong. Il 10% delle quote sono in mano a Kim Winser, protagonista della rinascita di Pringle, che in un'intervista a MFF ha fatto il punto sulle nuove strategie della società scozzese.
«Dalla chiusura del contratto con il gruppo Dawson, proprietaria della brand dagli anni 70, abbiamo rimesso in sesto la fabbrica, riabilitando la produzione artigianale», ha
spiegato la manager. D'ora in avanti Pringle punta infatti a un riposizionamento iniziato con la drastica riduzione di licenze e di punti vendita, passati dai 5 mila di un anno fa ai 3 mila attuali.
«In Italia avevamo 400 clienti, oggi ridotti a 40», ha spiegato Winser, che ha annunciato l'apertura di quattro monomarca a Londra e in Giappone entro l'anno.
Seguirà Milano. La riselezione retail non ha influito sul giro d'affari della società, cresciuto in Inghilterra, nel 2001, dell'83% e nel mondo deIl50%. Nel 2002 si prevede un incremento delle vendite pari al 40%.