Bulgari continua la sua corsa. Il gioielliere romano ha infatti comunicato ieri i dati dei primi nove mesi del 2001 e i risultati del terzo trimestre dello stesso esercizio. Il Consiglio di amministrazione della Bulgari spa ha infatti approvato la relazione trimestrale del gruppo che al 30 settembre scorso evidenziava un fatturato in crescita del 24% a 540,3 milioni di euro (erano 436,7 mln di euro nel corrispondente periodo 2000).
L'aumento, al netto degli effetti generati dal cambio, è stato pari a circa il 23%. Performance di crescita anche per l'utile operativo che è salito a 77,3 mln (+1%) e per l'utile netto, che ha toccato i 56,2 mln (+1%). A livello geografico, la mappa del fatturato ha evidenziato vendite in crescita in tutte le aree di azione, con esclusione delle Americhe (-8%).
Segnali positivi sono invece arrivati dal Medio oriente (+63%), dall'Italia (+41%) e dal resto dell'Europa (+37%). Il Giappone ha messo a segno un +23%, nonostante la pesante situazione economica interna. Ed è cresciuto anche l'Estremo oriente (+24%). Sul fronte merceologico, tutte le singole categorie hanno mostrato segnali di aumento. Gli accessori sono saliti del 61%, mentre i gioielli hanno registrato un +39% così come il comparto fragranze(+39%). Fanalino di coda è stata la divisione orologi che ha totalizzato un +6%.
Dall'analisi del solo terzo trimestre emerge che i ricavi sono aumentati del 10% a 181,5 mln mentre i profitti sono stati penalizzati da un mix di cause. In primis gli investimenti promozionali dovuti al lancio della nuova linea di gioielleria Lucea e del nuovo profumo Blu pour homme (nel solo terzo trimestre gli investimenti in attività promozionali e di supporto sono stati di 25,1 mln in crescita del 50%).
sintesi dell'articolo di Giampietro Baudo a cura di Pambianconews