La moda Made in Italy vale in Borsa 28.810 milioni di euro, cioè il 14,9% del totale mondiale del settore. Le 27 aziende italiane quotate, che hanno una capitalizzazione media di 1.067 milioni di euro, sono al terzo posto della graduatoria mondiale del valore del comparto, che include tessile, abbigliamento e lusso: tutte insieme, le 243 imprese quotate in Usa, Giappone, Gran Bretagna, Francia, Italia, Spagna, Svizzera, Olanda e Austria capitalizzano quasi 193 miliardi di Euro.
I dati, elaborati da Pambianconews.com e riferiti al 28 settembre scorso, mostrano diverse curiosità: innanzitutto che l'Italia, nonostante un drappello di appena 27 aziende quotate, rappresenta il 9,1% del totale delle società del listino, la quota più alta in assoluto, a fronte di una media mondiale del 2,2%. Non solo: la moda italiana rappresenta il 4,3% della capitalizzazione borsistica nazionale. Un valore che “straccia” nettamente i competitor degli altri Paesi, ” evidenziando, dice Carlo Pambianco, la forza del sistema moda italiano”.
Sugli indici di bilancio chi è messo meglio, naturalmente, è il comparto del lusso, ” in testa nel rapporto fra capitalizzazione e fatturato, aggiunge Pambianco, con un multiplo di 2,1 volte, seguito dall'abbigliamento con 1,2 e dal tessile con 0,3. E sempre il lusso ha il rapporto price/earning più elevato: il prezzo è pari a 25 volte gli utili netti, contro il 19 dell'abbigliamento e il 17 del tessile.”
Ancora sul lusso, l'Italia vanta il miglior multiplo tra capitalizzazione e fatturato: 3,5% contro 2,9 della Svizzera, 2 della Francia e 1,2 degli Usa, sempre al 28 settembre scorso. Pari merito, invece, per le imprese italiane e francesi del lusso il rapporto P/E: 32 volte, “multiplo che dimostra ancora una volta, puntualizza Pambianco, l'elevato valore aggiunto delle aziende del settore”. Seguono la Svizzera con 21, gli Usa con 19 e l'Austria con 17.
sintesi dell'articolo di Paola Bottelli a cura di Pambianconews