Mai come quest’anno «Ideacomo», la rassegna tessile che si apre domani a Villa Erba di Cernobbio, rappresenta una tappa cruciale per il settore trainante dell’economia comasca. Innanzitutto perché dal numero di visitatori – e soprattutto dal volume d’affari che ne seguirà – si avrà il polso di quanto la crisi internazionale stia influendo sul tessile. In secondo luogo, perché farà il suo esordio «Seri.co», il marchio doc della seta, che a fine mese sarà presentato ufficialmente proprio a Villa Erba.
Non solo: la rassegna comasca sarà l’occasione per verificare se i compratori europei che hanno disertato l’appuntamento parigino con «Premier Vision» si faranno rivedere.
Le premesse sembrano positive con undici aziende al debutto e un totale di 62 espositori, tra i quali però da qualche edizione non figurano importanti gruppi tessili come Ratti e Mantero che hanno optato per altre fiere: «Mi sembra un ottimo risultato – commenta soddisfatto Beppe Pisani, presidente di «Ideacomo» -, soprattutto considerando il crescente interesse da parte di altri importanti produttori che saranno probabilmente presenti alla prossima edizione primaverile».
Il 2001 non sarà certo ricordato come un anno positivo per il settore tessile e per il mondo della moda. Secondo gli ultimi dati elaborati dal Distretto serico comasco, il primo semestre ha fatto registrare un calo del 14 per cento nelle vendite di tessuti per la cravatteria e stando a quanto riferito dagli addetti ai lavori il secondo semestre sta andando anche peggio.
E proprio alla luce di previsioni negative, la nuova edizione di «Ideacomo» – a cui partecipano aziende non solo italiane ma provenienti da tutta Europa, soprattutto dalla Francia – guarda al futuro con la promozione del marchio di qualità della seta, «Seri.co».
sintesi dell'articolo di Paolo Moretti a cura di Pambianconews