Nel corso di un incontro presso l’Auditorium della Città Studi di Biella, al quale sono intervenuti il presidente della Camera di Commercio e il capogruppo tessili tecnici dell’Unione industriale biellese, è stato fatto il punto sulle potenzialità del tessile di fronte alle nuove esigenze del mercato. Non a caso le strategie poste in essere da TexClubTec per la diffusione culturale produttiva e commerciale del tessile innovativo, hanno contribuito ad ampliare sempre più la conoscenza dei campi di applicazione di tali prodotti, in vista del prossimo Bitec, Salone per il business e l’innovazione tecnologica dei tessuti.
L’iniziativa ha voluto sottolineare le potenzialità che i produttori tessili tradizionali hanno già all’interno delle loro aziende, segnalando le numerose opportunità non ancora pienamente sfruttate di questo settore proiettato nel futuro. Ne sono emerse previsioni di impiego e futuri consumi, ma anche dati specifici come quello dell’aumento di consumi industriali di fibre tessili tecniche in Europa che, dal 22% del 1990 è salito al 36% del 2000.
Un dato già previsto dallo studio effettuato da David Rigby nel 1997 e pienamente confermato dalla realtà. Ma il mercato del tessile tecnico risulta, da analisi a più ampio raggio, in crescita anche in altri paesi europei e negli Stati Uniti, al punto che, secondo le previsioni, nel 2025 gran parte dei capi di abbigliamento sarà dotata di dispositivi digitali, mentre nel 2039 ci sarà il boom dei nanomateriali intelligenti. Fra tutti i paesi industrializzati l’Italia risulta essere quello in cui fino ad oggi sono state realizzate meno innovazioni nel campo del tessile. E’ auspicabile quindi che la ricerca venga indirizzata in questa direzione.
sintesi dell'articolo di Settimia Ricci a cura di Pambianconews