I documenti per la quotazione erano pronti sul tavolo, ma l'entrata in Borsa del gruppo Prada è stata rinviata “a causa della situazione di incertezza che caratterizza i mercati finanziari e l'economia mondiale”, ha detto Patrizio Bertelli.
Le vendite di Prada rispetto all'anno scorso sono calate del 40% negli Usa, cresciute in Europa e si sono stabilizzate in Giappone.
“Negli anni '80 tutti dicevano che la verticalizzazione dell'azienda era fallimentare. Poi, c'è stata la grande diatriba degli accessori : oggi fanno come me”, sottolinea Bertelli.
A trainare il gruppo sono i marchi storici : Prada e Miu Miu. Se si guardano i dati del primo semestre 2001 si vede, infatti come i due brand si trovino in una situazione di assoluta forza: il loro fatturato è cresciuto del 16,1% e rappresenta quasi l'80% dei ricavi consolidati, l'ebitda è salito del 43,8 % e l'utile operativo del 53,8%.
Bertelli non fa commenti nè a proposito delle voci sulla possibile vendita di Fendi a Lvmh nè sulla possibilità di far tornare Jil Sander alla direzione artistica del marchio omonimo.
sintesi dell'articolo di Maria Silvia Sacchi a cura di Pambianconews